La Società Italiana dei Medici di Medicina Generale (Simg) offre linee guida essenziali per gestire i sintomi influenzali in sicurezza, evitando l’uso inappropriato di farmaci. Queste indicazioni mirano a garantire trattamenti efficaci e a prevenire possibili complicazioni legate a un uso scorretto dei medicinali.
Gestire l’influenza con consapevolezza
Con la diffusione del virus influenzale vicina al picco stagionale, previsto tra metà e fine gennaio, è cruciale seguire indicazioni mediche per affrontare i sintomi e prevenire complicazioni. L'influenza rappresenta una sfida non solo per i pazienti, ma anche per il sistema sanitario, che deve far fronte a un aumento significativo delle richieste di assistenza.
Diagnosi differenziale e contesto epidemiologico
Secondo Alessandro Rossi, Presidente della Simg, il virus influenzale A-H3N2, noto come “Australiana”, si distingue per la sua capacità di evadere le difese immunitarie e l’aggressività dei sintomi. Questo virus si sovrappone alla circolazione del SARS-CoV-2 e di altri patogeni respiratori come il virus respiratorio sinciziale (RSV) e i virus parainfluenzali. La diagnosi differenziale può richiedere tamponi antigenici rapidi naso-orofaringei per distinguere con precisione le infezioni, garantendo trattamenti appropriati.
Incidenza dei casi
Claudio Cricelli, Presidente Emerito Simg, osserva che l’attuale incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) è di 10 casi ogni mille assistiti, inferiore ai dati dell’anno scorso nello stesso periodo. Questo scenario consente un margine di intervento per sensibilizzare sull’uso appropriato dei farmaci e le misure preventive. La riduzione dell'incidenza rispetto al passato offre un'opportunità per intensificare le campagne di informazione pubblica.
Le regole Simg per l’uso dei farmaci
1. Paracetamolo
È l’analgesico e antipiretico più indicato per la gestione dei sintomi, grazie alla sua efficacia e al basso rischio di effetti collaterali se assunto alle dosi raccomandate. Questo farmaco è particolarmente indicato per ridurre la febbre e alleviare dolori muscolari e articolari legati all’influenza.
2. Antinfiammatori non steroidei (FANS)
Farmaci come ibuprofene, ketoprofene e aspirina possono essere utili per le infiammazioni delle alte vie aeree. Tuttavia, è fondamentale considerare il profilo di rischio cardiovascolare, renale e gastrico del paziente, specialmente in caso di automedicazione con formulazioni da banco. L’uso di questi farmaci richiede particolare attenzione nei soggetti fragili o con patologie pregresse.
3. Antibiotici
L’uso è limitato ai soli casi di infezione batterica confermata e deve avvenire sotto prescrizione medica. Infezioni virali non richiedono antibiotici, poiché questi non sono efficaci contro i virus e un loro abuso potrebbe favorire la resistenza batterica, complicando future terapie.
4. Altri farmaci sintomatici
Antitussivi: utili per la tosse stizzosa che interferisce con il sonno e le attività quotidiane. Devono essere scelti con cura per evitare effetti sedativi indesiderati.
Decongestionanti nasali: indicati in caso di rinorrea importante, aiutano a migliorare la respirazione e il benessere generale del paziente.
Cortisonici: da evitare, poiché riducono le difese immunitarie e aumentano il rischio di complicanze. Questi farmaci non sono raccomandati nelle infezioni virali comuni.
Misure preventive fondamentali
Stefano Celotto, direttivo nazionale Simg, sottolinea l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, ancora disponibile presso gli ambulatori medici. Altre buone pratiche includono:
Mantenere il distanziamento sociale e utilizzare mascherine nei luoghi affollati, una misura particolarmente utile per proteggere soggetti fragili e anziani.
Seguire norme igieniche come lavarsi spesso le mani con sapone o soluzioni a base di alcol, per ridurre la diffusione dei virus.
Mantenere un’alimentazione equilibrata e una corretta idratazione, supportando così il sistema immunitario durante la stagione influenzale.
Queste misure non solo proteggono dall’influenza, ma contribuiscono anche a limitare la circolazione di altri virus respiratori che possono aggravare il quadro clinico.
L’influenza nei pronto soccorso
Fabio De Iaco della Simeu segnala un aumento del 20-25% degli accessi nei pronto soccorso italiani post-Natale. Questo incremento crea pressioni sul sistema sanitario, con attese prolungate per trovare un letto nei reparti ospedalieri. La situazione è particolarmente critica nelle aree metropolitane, dove gli ospedali devono far fronte a una domanda crescente e al problema del "boarding", cioè l’attesa prolungata dei pazienti in pronto soccorso per la disponibilità di posti letto.
Gestire l’influenza richiede scelte consapevoli e l’adozione di misure preventive. Seguire le indicazioni della Simg permette di affrontare i sintomi senza rischi inutili, contribuendo a ridurre la pressione sul sistema sanitario. La collaborazione tra pazienti e operatori sanitari è essenziale per garantire una gestione efficace dell’epidemia.
Consulta sempre il tuo medico per qualsiasi dubbio o sintomo persistente. Informarti e agire responsabilmente è il primo passo verso una guarigione sicura.