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Ictus: in Italia 120mila casi ogni anno, ma prevenirlo è possibile

2025-01-01 06:00

Redazione

Notizie, Sanità Pubblica, Benessere & LifeStyle,

Ictus: in Italia 120mila casi ogni anno, ma prevenirlo è possibile

Investire nella prevenzione si conferma la strada migliore per garantire un futuro più sano e sostenibile per tutti.

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Ogni anno in Italia, l'ictus colpisce ben 120mila persone, tra cui circa 12mila con meno di 55 anni. 

Si tratta di una condizione che rappresenta una delle principali cause di morte e disabilità, ma la buona notizia è che è possibile prevenirlo. 

Una diagnosi precoce e una maggiore attenzione ai fattori di rischio possono fare una differenza significativa, migliorando la qualità della vita di moltissimi cittadini.

 

Un nemico prevenibile grazie agli screening e ai controlli

L'ictus è una malattia che spesso potrebbe essere evitata. Secondo i dati forniti dall'Associazione Italiana Ictus (Isa-Aii), questa patologia è strettamente legata a fattori di rischio modificabili, che derivano principalmente da stili di vita non salutari. Ecco i principali:

 

  • Ipertensione arteriosa, uno dei maggiori fattori di rischio per ictus ischemici e emorragici.
  • Colesterolo alto, che contribuisce alla formazione di placche nei vasi sanguigni.
  • Fumo e abuso di alcol, che danneggiano il sistema cardiovascolare.
  • Sedentarietà, una delle principali cause di aumento del peso corporeo e peggioramento del metabolismo.
  • Sovrappeso e obesità, strettamente collegati a malattie metaboliche e cardiovascolari.

 

“L’ictus può colpire a qualsiasi età, ma è prevenibile attraverso il controllo dei fattori di rischio”, spiega Paola Santalucia, presidente eletto di Isa-Aii. Per questo motivo, è fondamentale adottare misure preventive e sottoporsi regolarmente a controlli medici.

 

Una campagna per promuovere la prevenzione

Isa-Aii, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha avviato una campagna di sensibilizzazione mirata a promuovere la cultura della prevenzione. Questa iniziativa, partita ad aprile presso la Caserma dell’Aquila, prevede una serie di screening gratuiti che si svolgeranno nei prossimi mesi in diverse sedi italiane. L'obiettivo è intercettare precocemente i fattori di rischio e fornire ai cittadini strumenti utili per migliorare il proprio stato di salute.

 

Durante queste giornate, un team di esperti valuta i principali parametri cardiovascolari, tra cui:

  • Pressione arteriosa, un indicatore cruciale per prevenire l’ictus.
  • Glicemia, per individuare eventuali problemi legati al diabete.
  • Indice di massa corporea (BMI), utile per valutare il peso corporeo in relazione alla salute.
  • Colesterolo, un parametro fondamentale per la salute vascolare.

 

I soggetti che presentano un rischio medio-alto vengono sottoposti a ulteriori esami, come l'ecocolordoppler delle carotidi, per individuare eventuali restringimenti o occlusioni nelle arterie. Inoltre, vengono forniti consigli pratici su come adottare abitudini più sane, come l’introduzione di attività fisica regolare nella routine quotidiana.

 

I benefici della prevenzione

Secondo gli esperti, adottare uno stile di vita sano e attivo è la chiave per ridurre il rischio di ictus e migliorare il benessere generale. “Lavori sedentari e abitudini scorrette, come il fumo e un'alimentazione inadeguata, continuano a essere tra le principali cause di rischio”, afferma Simona Sacco, presidente della European Stroke Organization.

Le strategie di prevenzione includono:

  • Praticare regolarmente attività fisica, anche moderata, per almeno 150 minuti a settimana.
  • Seguire una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e povera di grassi saturi e zuccheri.
  • Sottoporsi periodicamente a controlli medici, per monitorare pressione, glicemia e colesterolo.
  • Ridurre o eliminare il consumo di alcol e sigarette, che rappresentano fattori di rischio evitabili.

 

Adottare queste strategie non solo aiuta a prevenire l'ictus, ma contribuisce anche a migliorare la salute generale, riducendo il rischio di molte altre malattie croniche.

 

Un impatto anche economico

Oltre a rappresentare una grave minaccia per la salute pubblica, l'ictus comporta un peso economico significativo. 

Si stima che, a livello europeo, i costi complessivi legati alla gestione di questa patologia superino i 60 miliardi di euro all'anno. 

In Italia, il costo diretto e indiretto dell’ictus rappresenta una sfida importante per il sistema sanitario e per le famiglie coinvolte.

Investire nella prevenzione, quindi, non è solo una scelta sanitaria, ma anche economica. 

Ridurre il numero di eventi acuti significa alleggerire la pressione sulle strutture sanitarie e migliorare la qualità della vita dei pazienti. 

“Grazie a questa campagna, l’Isa-Aii e la Guardia di Finanza diffondono la cultura della prevenzione e migliorano le opportunità di diagnosi precoce”, conclude Santalucia.

 

Prevenire l'ictus non è solo possibile, ma è un dovere verso sé stessi e la collettività. 

Campagne come quella promossa da Isa-Aii rappresentano un passo decisivo per aumentare la consapevolezza e promuovere la salute pubblica. 

Investire nella prevenzione si conferma la strada migliore per garantire un futuro più sano e sostenibile per tutti.

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