Lo scorso 3 gennaio sulla Gazzetta Ufficiale sono state pubblicate le attestazioni relative ai fondi PNRR spesi dai vari enti pubblici sanitari siciliani per l'acquisto di grandi apparecchiature mediche.
L'attestazione riguarda non solo la spesa per ciascun apparecchio ma anche il suo avvenuto collaudo e la messa in funzione.
Cominciamo a dare notizia di quanto fatto dall'ASP di Catania, per poi passare agli altri enti del Servizio Sanitario Regionale, Garibaldi, Cannizzaro e Policlinico.
Dall'elenco pubblicato e dalla consistenza delle somme spese sorgono domande spontanee:
è stato fatto abbastanza per ridurre le lunghe liste d'attesa?
A cosa sono serviti questi costosi investimenti, se i pazienti continuano a lamentare ritardi?
Le apparecchiature acquisite
Il programma PNRR, attraverso la Missione 6 "Salute", ha consentito l'installazione di 24 grandi apparecchiature sanitarie in vari presidi della provincia di Catania di .
Tra le principali acquisizioni:
TAC (Tomografia Assiale Computerizzata)
P.O. "Gravina e San Pietro" (Caltagirone)
P.T.A. "S. Luigi" (Catania)
P.O. "Basso Ragusa Mario" (Militello in Val di Catania)
Risonanze Magnetiche (RMN)
P.O. "Gravina e San Pietro" (Caltagirone)
P.O. "SS. Salvatore" (Paternò)
Mammografi
Poliambulatorio di Librino (Catania)
Poliambulatorio di Pedara
Poliambulatorio di Vizzini
Gamma Camera/TAC
P.O. "Gravina e San Pietro" (Caltagirone)
Ecotomografi
P.O. "Maria Santissima Addolorata" (Biancavilla)
P.T.A. "S. Luigi" (Catania)
Il costo complessivo è stato significativo, quasi 15 milioni di euro, in gran parte fondi PNRR e per circa un 20% altre fonti.
Quasi la totalità di questi grandi apparecchi vengono dichiarati in funzione tra il 2022 ed il 2023.
Il paradosso delle liste d'attesa
Nonostante queste imponenti acquisizioni, le liste d'attesa rimangono un problema endemico nella sanità pubblica catanese.
Le apparecchiature sono operative e collaudate, come indicato dalla stessa ASP, ma l'effetto sui tempi di attesa è stato minimo. Perché?
Carenza di personale specializzato: La mancanza di tecnici e radiologi per gestire le apparecchiature riduce la capacità operativa.
Organizzazione inefficiente: Un sistema di prenotazione obsoleto e una gestione centralizzata spesso macchinosa ostacolano l’ottimizzazione delle risorse.
Problemi infrastrutturali: Non tutte le strutture sanitarie sono pronte a integrare al meglio queste tecnologie, causando colli di bottiglia.
Una domanda aperta
È giusto chiedersi se le politiche di spesa del PNRR, e queste per le apparecchiature sono la minima parte, siano state adeguatamente orientate: probabilmente è arrivato il momento di fare un serio check.
L'acquisto di apparecchiature all'avanguardia è senza dubbio un passo importante, ma senza investimenti complementari in personale e logistica, il rischio è quello di non risolvere il problema principale.
Il PNRR è una straordinaria opportunità, ma deve essere accompagnato da una visione strategica che metta i pazienti al centro, evitando di trasformare i milioni spesi in tecnologia in un semplice specchietto per le allodole.
La vera sfida è ridare fiducia ai cittadini, garantendo loro non solo strutture moderne, ma anche tempi di attesa degni di un sistema sanitario evoluto.