Le 29 Case della Comunità previste nel territorio etneo rappresentano un pilastro fondamentale per la riforma dell'assistenza socio-sanitaria in Sicilia.
In vista della loro prossima attivazione, l'Associazione dei Comuni Siciliani (ANCI Sicilia) e la Rete Civica della Salute (RCS) hanno organizzato un incontro per il 16 dicembre 2024 alle ore 10:00, presso l'Aula Consiliare "Peppino Impastato" di Gravina di Catania.
L'evento coinvolgerà tutti i sindaci dei Comuni della Città Metropolitana ed è preparatorio al confronto istituzionale con l'Azienda Sanitaria Provinciale.
Le Case della Comunità: cosa sono e quali servizi offrono
Le Case della Comunità sono strutture sociosanitarie polivalenti che fungono da punto di riferimento per i cittadini, offrendo un accesso integrato a servizi sanitari e sociali. Secondo il Decreto Ministeriale 77/2022, ogni Casa della Comunità è "il luogo fisico e di facile individuazione al quale i cittadini possono accedere per bisogni di assistenza sanitaria e sociosanitaria". Queste strutture mirano a potenziare l'assistenza sanitaria territoriale, garantendo funzioni di assistenza sanitaria primaria, prevenzione e promozione della salute.
Le Case della Comunità offrono (nel caso funzionino) una gamma di servizi, tra cui:
- Cure primarie: erogate da medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.
- Assistenza infermieristica: con la presenza di infermieri di famiglia e di comunità.
- Servizi specialistici ambulatoriali: per patologie ad elevata prevalenza.
- Assistenza domiciliare: per garantire cure a domicilio ai pazienti che ne hanno bisogno.
- Servizi sociali e sociosanitari: in collaborazione con il servizio sociale degli enti locali.
- Attività di prevenzione e promozione della salute: inclusi programmi di screening e vaccinazioni.
L'obiettivo principale è facilitare la presa in carico integrata dei pazienti, soprattutto quelli con patologie croniche, promuovendo un approccio multidisciplinare e la continuità assistenziale. Questo modello organizzativo dell’assistenza di prossimità mira a ridurre il ricorso alle strutture ospedaliere, favorendo la cura delle persone a livello locale.
Obiettivi dell'incontro
Il dialogo tra le parti sociali e sanitarie è cruciale per lo sviluppo efficace delle Case della Comunità. In queste strutture, i Comuni e il Terzo Settore assumono responsabilità condivise, come stabilito dal DM 77/2022. Gli indirizzi regionali attuativi indicano che il Punto Unico di Accesso (PUA) sia gestito congiuntamente con il Servizio Sociale degli enti locali, garantendo un approccio integrato ai bisogni dei cittadini.
Dichiarazioni dei rappresentanti
Pieremilio Vasta, coordinatore regionale di RCS, ha spiegato:
"Ogni Casa della Comunità è il luogo fisico di riferimento dove trovare risposta ai bisogni sanitari e sociali. Occorre lavorare per l’efficienza di questa nuova interfaccia del sistema di assistenza."
Paolo Amenta, presidente di ANCI Sicilia, ha dichiarato:
"Le Case della Comunità nascono con l’obiettivo di diventare il primo elemento di contatto tra il cittadino, l’istituzione locale e il sistema sanitario pubblico. Sarà compito degli enti locali e degli enti preposti all’assistenza sanitaria fare in modo che diventino un modello virtuoso per l’assistenza di prossimità."
Massimiliano Giammusso, vicepresidente di ANCI Sicilia, ha aggiunto:
"Il convegno organizzato da ANCI Sicilia e Rete Civica della Salute è l’occasione per fare il punto sull’attuazione delle misure sanitarie promosse nell’ambito del PNRR, ma consentirà anche di acquisire consapevolezza sulla necessità che le politiche sanitarie siano concordate attraverso il coinvolgimento delle comunità locali."
Obiettivo comune
L'obiettivo congiunto perseguito da Rete Civica della Salute e ANCI Sicilia è ampliare la consapevolezza di tutte le parti coinvolte sull'evoluzione necessaria da attuare in ogni territorio. Ciò al fine di creare le condizioni per la piena realizzazione del sistema socio-sanitario previsto dal DM 77/2022 e finanziato dal PNRR Misura 6 Salute.
Questo processo mira a garantire un'assistenza sanitaria più vicina ai cittadini, efficiente e integrata con i servizi sociali, promuovendo un modello di sanità territoriale che risponda efficacemente ai bisogni della popolazione.