Angelo è nato con una malformazione al cuore. Ma questo non gli ha impedito di essere un bambino pieno di vita, con gli occhi accesi di sogni e la voglia di correre, giocare, imparare. I medici lo avevano già operato nei primi anni di vita, e la sua ripresa era stata sorprendente: Angelo cresceva forte, sorrideva, frequentava la scuola con ottimi risultati, viveva ogni giorno con la spensieratezza che appartiene ai bambini.
Ma il 28 agosto del 2022 qualcosa ha spezzato quel ritmo sereno: un arresto cardiaco improvviso, senza alcun preavviso. Cira cinquanta minuti di defibrillazioni. Il cuore che, alla fine, riprende a battere. Ma la vita di Angelo, e della sua famiglia, non sarà mai più la stessa.
Oggi vogliamo raccontarvi questa storia. Noi di Sud Salute abbiamo scelto di farci portavoce del coraggio di una famiglia e della forza di un bambino straordinario. Perché questa non è solo la cronaca di una malattia, è la testimonianza di una speranza che può (e deve) diventare collettiva.
Angelo, da quel giorno, ha iniziato un cammino difficilissimo. Dopo il ricovero al Bambino Gesù di Roma, mesi e mesi di riabilitazione a Lecco, piccoli progressi che sembravano impossibili: si è svegliato dallo stato vegetativo, ha recuperato la vista, ha iniziato a nutrirsi da solo, anche se non riesce ancora a usare le posate. Oggi non cammina, ma può stare seduto. I suoi occhi parlano, e il suo cuore – quel cuore fragile ma tenacissimo – continua a battere forte.
Ma per restituirgli davvero una possibilità, serve un altro passo. E questo passo si chiama Thailandia.
Alla Better Being Hospital di Bangkok, esiste un protocollo innovativo che combina cellule staminali e NGF (fattore di crescita nervoso) per stimolare la rigenerazione neurologica. Una speranza concreta, testata su casi simili, che potrebbe restituire ad Angelo la possibilità di camminare, parlare, vivere pienamente. Il ricovero è previsto per il 15 ottobre. Per confermare il trattamento, però, occorre versare il 30% dell’importo quanto prima, in questi ultimi giorni di maggio.
Accanto alla famiglia, in questa battaglia, c’è anche Suor Concetta, delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Una figura che conosce Angelo fin da piccolo e che oggi lancia un appello al cuore di tutti noi.
“Ho conosciuto Angelo a Gela, quando era ancora un bambino dell’asilo – racconta –. Aveva già subito un intervento al cuore, ma cresceva bene. Era felice, giocava, andava benissimo a scuola. I suoi genitori sono sempre stati attenti e pieni d’amore. Poi, un giorno, quella terribile notizia: arresto cardiaco improvviso. Ho pianto. Ho pregato”.
La voce di Suor Concetta si fa più intensa quando parla del legame con Angelo:
“L’ho visto crescere. E oggi, vederlo ancora lì, con quella forza che non si spegne mai… mi commuove. La sua famiglia è sorretta da una fede incrollabile. Mi hanno detto: ‘Noi camminiamo con Dio. Ogni strada ci viene indicata da Lui’. Adesso quella strada passa da Bangkok. Ma è una strada che possiamo percorrere insieme.”
“Ho visto Angelo superare già una grande prova. So che dentro di lui c’è una volontà straordinaria- conclude suor Concetta -. Aiutarlo ora vuol dire restituirgli ciò che il destino gli ha tolto all’improvviso. Ecco perché chiedo a chi ci legge, a chi ci ascolta, a chi ci segue sui social: donate, anche solo una piccola somma. Condividete la sua storia. Regalate speranza.”
E' possibile donare cliccando qui: https://gofund.me/aab87cd9
Ogni contributo, anche piccolo, può diventare speranza.
Ogni condivisione, un gesto d’amore.
Perché la vita di un bambino è il futuro di tutti noi.