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Scarlattina in aumento: tutto quello che c’è da sapere

2025-03-07 06:00

Redazione

Notizie, Benessere & LifeStyle,

Scarlattina in aumento: tutto quello che c’è da sapere

Sintomi, diagnosi, cure e complicanze: una guida completa sulla scarlattina, con il contributo degli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

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Cos'è la scarlattina?

La scarlattina è una malattia esantematica contagiosa causata dallo Streptococco Beta Emolitico di gruppo A (SBEGA), un batterio che produce una tossina pirogenica. Questa tossina entra in circolo e provoca la comparsa dell'esantema e di altri sintomi caratteristici della patologia.

 

Si trasmette per via aerea attraverso le goccioline di saliva emesse con tosse, starnuti o contatto diretto con un bambino malato o portatore del batterio. 

Il germe colpisce prevalentemente la faringe, causando faringite streptococcica, ma più raramente può interessare anche la pelle, provocando impetigine.

 

La scarlattina insorge nei bambini dopo il secondo anno di vita, risultando molto rara prima dei sei mesi e poco frequente fino ai due anni. La sua incidenza aumenta nei mesi invernali. Negli ultimi anni, in seguito alla pandemia di Covid-19, si è osservato un aumento della circolazione dello streptococco, con alcune forme invasive più rare e severe.

Sintomi della scarlattina

L'incubazione della malattia dura 2-5 giorni. La comparsa è improvvisa e si manifesta con:

Febbre alta, spesso con brividi, nausea, vomito e mal di testa.

Esantema, che può non essere presente in tutti i casi, compare inizialmente nelle zone di inguine e ascelle, diffondendosi poi su tronco, arti e volto. Il viso assume un aspetto caratteristico con guance arrossate e pallore intorno alla bocca.

Faringite con tonsille arrossate e linfonodi del collo tumefatti e dolenti.

Lingua a lampone, ovvero fortemente arrossata con papille gonfie, che compare dopo 24-48 ore.

L'esantema è caratterizzato da macchioline rosse rilevate, che tendono a confluire, dando alla pelle un colore rosso vivo uniforme. Dura circa 3-4 giorni, poi impallidisce e la febbre scompare, lasciando il posto a una desquamazione cutanea che può durare fino a 20 giorni.

Possibili complicanze

In alcuni casi, l'infezione streptococcica può evolvere in forme invasive (iGAS) con diffusione del batterio in organi normalmente sterili, provocando:

Batteriemia

Polmonite

Infezioni dei tessuti molli e delle ossa (cellulite, osteomielite, fascite necrotizzante)

Sindrome da shock tossico streptococcico

Tra le complicanze immunologiche tardive, possono manifestarsi malattia reumatica e glomerulonefrite acuta post-infettiva.

Le infezioni iGAS iniziano spesso con sintomi aspecifici, come febbre, stanchezza e perdita di appetito, ma possono rapidamente aggravarsi. I genitori devono rivolgersi tempestivamente a un medico se il bambino presenta sintomi preoccupanti e non mostra miglioramenti.

Diagnosi della scarlattina

La diagnosi è principalmente clinica. Gli esami di laboratorio evidenziano un aumento degli indici di flogosi (VES, PCR) e dei leucociti neutrofili.

Alcuni batteri e virus possono causare sintomi simili alla scarlattina, tra cui:

Stafilococchi

Yersinia enterocolitica

Mononucleosi

Adenovirus, Enterovirus e Cytomegalovirus

La conferma diagnostica avviene attraverso il tampone faringeo, che rileva la presenza dello SBEGA, e la misurazione del titolo antistreptolisinico (TAS), che indica la risposta immunitaria all'infezione.

Cura della scarlattina

Il trattamento è essenziale per evitare complicanze gravi e prevede una terapia antibiotica con amoxicillina per 10 giorni.

Dopo 24 ore dall'inizio della terapia, il bambino non è più contagioso e può tornare a scuola.

 

La scarlattina è una malattia comune e curabile, ma richiede attenzione per evitare complicanze. Una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato garantiscono un recupero rapido e sicuro. Se il bambino presenta sintomi sospetti, consultare subito il pediatra.

Condividi questo approfondimento per informare altri genitori su sintomi, diagnosi e cure della scarlattina!

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