Un intervento eccezionale, che dimostra i progressi della medicina e l’importanza di un lavoro d’équipe ben coordinato.
È quello eseguito nei giorni scorsi al Policlinico di Catania, dove una donna di 101 anni, proveniente dalla provincia etnea, è stata operata d’urgenza per una frattura pertrocanterica del femore sinistro. Ricoverata nel primo pomeriggio, la paziente è entrata in pronto soccorso intorno alle 17 e, dopo una serie di accertamenti multidisciplinari, è stata operata alle 19 dal dottor Mirko Amico, all’interno dell’Unità Operativa Complessa di Ortopedia, diretta dal professore Vito Pavone.
L’intervento, grazie alla tempestività e alla sinergia tra i diversi reparti ospedalieri, è perfettamente riuscito e la paziente, a pochi giorni dall’operazione, si sta riprendendo piuttosto bene. Un caso che evidenzia l’importanza della rapidità d’azione e dell’esperienza maturata in questi anni nei trattamenti ortopedici per gli anziani.
Ne abbiamo parlato con il professore Vito Pavone, direttore dell’UOC di Ortopedia del Policlinico di Catania, che ci ha spiegato i dettagli dell’intervento e le prospettive della chirurgia ortopedica in età avanzata.
Professore Pavone, questo intervento è stato un successo sia per la rapidità che per il risultato. Ci racconta come si è svolto?
«Sì, è stato un intervento eccezionale sotto diversi aspetti. La signora, di 101 anni, è arrivata in pronto soccorso nel pomeriggio con una frattura pertrocanterica del femore sinistro. Si tratta di un tipo di frattura molto comune negli anziani, ma a questa età ogni intervento presenta rischi elevati. Grazie alla perfetta collaborazione tra i reparti, in poche ore abbiamo potuto completare tutti gli esami necessari: visita cardiologica, radiografie, valutazioni pre-operatorie. Questo ci ha permesso di intervenire rapidamente e garantire alla paziente la migliore possibilità di recupero».
Quanto è stato determinante il lavoro d’équipe?
«È stato fondamentale. Un intervento su un paziente ultra-centenario deve essere gestito con la massima attenzione e tempestività, riducendo al minimo il rischio di complicanze. Il successo di questa operazione è il frutto della collaborazione tra medicina d’urgenza, cardiologia, radiologia e anestesia, oltre ovviamente all’équipe ortopedica guidata dal dottor Mirko Amico in sala operatoria. Una volta terminata l’operazione, il monitoraggio post-operatorio e la gestione del recupero sono stati altrettanto essenziali per permettere alla paziente di riprendersi in pochi giorni».
Negli ultimi anni c’è stato un aumento degli interventi ortopedici sugli anziani. Qual è la situazione al Policlinico di Catania?
«Oggi, grazie ai progressi della medicina e all’aumento dell’aspettativa di vita, vediamo sempre più pazienti molto anziani sottoporsi a interventi ortopedici. Nel nostro reparto operiamo almeno un paziente al giorno per fratture in età avanzata, con un’età media che continua a salire. Questo impone un’organizzazione sempre più efficiente e l’uso di tecniche chirurgiche sempre più avanzate per ridurre al minimo i tempi di recupero».
Formazione e specializzazione:
La crescita della chirurgia ortopedica, è strettamente legata al tema della formazione di medici altamente specializzati. In questo contesto, il Policlinico di Catania si distingue come un centro di riferimento per la formazione in ortopedia, grazie alla guida del professore Vito Pavone, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ortopedia e della Scuola di Specializzazione in Ortopedia dell’Università di Catania.
Per garantire agli specializzandi un percorso completo e altamente formativo, il Policlinico ha creato una rete con diverse strutture ospedaliere pubbliche e private, che consente ai giovani medici di acquisire esperienza diretta su un ampio numero di casi clinici e sulle tecniche chirurgiche più avanzate. Oltre al Policlinico di Catania, gli specializzandi hanno la possibilità di formarsi nelle cliniche Morgagni e Mater Dei di Catania, Santa Lucia di Siracusa, e negli ospedali Cannizzaro, Garibaldi Centro e Nesima, San Marco, Acireale, Enna e Ragusa.
Questa rete formativa rappresenta un valore aggiunto per il futuro della chirurgia ortopedica, consentendo ai giovani specialisti di crescere professionalmente in ambienti altamente qualificati e di affinare le loro competenze sul campo.
L’approccio del Policlinico non si limita alla didattica teorica, ma si basa su un’esperienza pratica continua, che permette di affrontare anche i casi più complessi con la massima preparazione.
L’intervento eseguito sulla paziente di 101 anni è la dimostrazione di quanto sia essenziale un sistema sanitario efficiente, fondato sulla collaborazione tra reparti, sulla ricerca costante e sull’aggiornamento delle tecniche chirurgiche.
Investire nella formazione dei giovani medici significa garantire ai pazienti di oggi e di domani cure sempre più sicure ed efficaci, anche nelle situazioni più delicate.